Strutturando un romanzo

Quanto tempo che non entravo qui.

Mi trovo in questo preciso momento in un grande caffè letterario in Via Ostiense. Sono seduto a un tavolo e davanti a me ho il mio compagno di viaggio ipad. L’unica distrazione è arrivata pensando di voler bere qualcosa. Penso che prenderò un caffè al ginseng. Ho ripreso da qualche tempo a scrivere un racconto che avevo chiuso a doppia mandata in un cassetto ben nascosto in fondo al mio cuore.

Prende forma come se le parole uscissero naturali dalle mie dita, si struttura da solo, prende vita insieme ai protagonisti. Sta crescendo e chissà se riuscirà a diventare un romanzo, lo sento sempre più forte e maturo, sicuro di sè e smanioso di farsi conoscere dal mondo intero.

Ecco perché ho scritto questo post. Perché dopo i primi tempi di sofferenza, e qualche momento no che ancora bussa, mi sento come questo racconto che sta sbocciando. 

Voglio diventare un romanzo, sto riempiendo le pagine di parole meravigliose, piene di speranze e sogni, paure e domande. Un puzzle di emozioni ed esperienze che arrivano da Roma e da Catania, da ciò che è nuovo e da ciò che non ho mai perso e che è più forte che mai.

Ho la forza per diventare un romanzo. E che romanzo!

Strutturando un romanzo