Trova ricco portafogli, fa causa per la ricompensa

Un agente di commercio del reggiano, Simone Chiessi di 31 anni, a febbraio vicino a un cassonetto ha trovato un portafogli contenente, oltre a vari documenti, assegni del valore di 715 mila euro. Tra questi, uno da 100 mila e uno da mille che potevano subito essere incassati dal fortunato passante. Con buon senso decise però di consegnarlo ai Carabinieri aspettandosi una ricompensa dal proprietario, così come prevede anche il codice civile, da un ventesimo a un decimo della somma trovata. Dopo qualche giorno arriva il “regalo”, 500 euro, molto meno di quanto si potesse aspettare. L’imprenditore edile proprietario degli assegni, come da lui dichiarato era immerso nella crisi, e non poteva permettersi di donare di più. Chiessi ha così annunciato di sporgere denuncia spiegando che non è stato ringraziato e che si sente preso in giro per aver ricevuto solo un centoquarantesimo di quanto trovato. Chi la spunterà?

Ignazio Sardo

Bookmark and Share

Trova ricco portafogli, fa causa per la ricompensa

Attentato a Kabul, morti sei parà italiani

un'immagine dell'attentato di questa mattina a Kabul
un'immagine dell'attentato di questa mattina a Kabul

Grave attentato terroristico questa mattina nel centro di Kabul, intorno alle 12 ora locale. Un auto, imbottita di esplosivi e con a bordo due kamikaze, è stata lanciata contro due blindati italiani Lince lungo una strada della capitale afghana. Morti sei paracadutisti della Folgore e almeno quattro feriti in maniera grave ma non in pericolo di vita. Tra i civili due vittime, che la televisione afghana considera un numero in aumento, circa trenta feriti e decine di auto in fiamme. I morti italiani sono quattro caporal maggiore, un sergente maggiore e il tenente che comandava i due blindati, due di questi appena tornati da una licenza, uno forse da poco per la prima volta in missione.
L’attacco è stato rivendicato dai Taliban, ai quali il ministro della Difesa Ignazio La Russa risponde annunciando: “infami e vigliacchi non ci fermeranno”.
L’assalto è avvenuto qualche minuto dopo la conferenza stampa dedicata ai risultati elettorali di ieri, nella quale il presidente Karzai ha continuato a respingere le accuse di brogli elettorali su quasi 2 milioni di voti

Questo di oggi è il più grave attentato contro gli italiani dalla strage di Nassiriya nel novembre del 2003, quando per l’esplosione di un camion-cisterna persero la vita 19 soldati dell’esercito tricolore.

Ignazio Sardo

Bookmark and Share

Attentato a Kabul, morti sei parà italiani

Morto Mike Bongiorno, padre della televisione italiana

Mike BongiornoSi è spento ieri, all’età di 85 anni, Michael Nicholas Salvatore Bongiorno, padre e icona della televisione italiana. Mike è stato colto da un infarto in una stanza dell’Hotel Metropole di Montecarlo, accanto alla moglie Daniela Zuccoli, madre dei suoi tre figli. Italo-americano nato a New York – i nonni emigrarono da Campofelice di Fitalia in Sicilia – per la sua conoscenza dell’inglese fece da tramite tra Alleati e partigiani durante la Seconda Guerra Mondiale, finendo catturato dalla Gestapo. Scampò alla fucilazione grazie ai documenti americani. Sette mesi a San Vittore, poi i campi di concentramento di Mathausen, infine liberato con uno scambio di prigionieri Stati Uniti – Germania.

Ha importato in Italia il mondo dei quiz televisivi, con “Arrivi e Partenze” su Rai Uno, in un periodo, il dopoguerra, di forti trasformazioni nella società e nella cultura dello stivale. Quiz di grande successo sulla rete pubblica furono “Rischiatutto”, “Scommettiamo?”, “Lascia o Raddoppia?”, un trionfo questo che ha convinto Umberto Eco a comporre il libro “Fenomenologia di Mike Bongiorno”. Contribuì nel 1979 alla nascita della tv commerciale, con “I sogni nel cassetto”, “Bis”, “Superflash” e via dicendo.

Indimenticabile anche per le innumerevoli gaffe, sulle quali Mike sapeva giocare e ironizzare, facendole diventare sue irrinunciabili caratteristiche di scena, come la celebre frase “Ahi, ahi, ahi! Signora Longari, mi è caduta sull’uccello”. Dava comunque massima importanza alla serietà dei suoi programmi, severità che ha mostrato quando beccò una concorrente di “Telemike” nell’atto di leggere suggerimenti in foglietti nascosti, cosa che provocò una dura reazione di Mike e il successivo pianto della signora.

Per la tv si è sempre fatto trovare pronto a mettersi in gioco. Oltre ai numerosi quiz ha condotto 11 edizioni del Festival di Sanremo, si è tuffato nel mondo delle telepromozioni, divertendosi anche a cimentarsi negli spot con l’amico Fiorello, il quale commenta la scomparsa così: “Ho perso il mio migliore compagno di giochi. Era più di un amico”. Nell’autunno 2007 è stato insignito della laurea specialistica honoris causa in televisione, cinema e produzione multimediale presso la IULM di Milano.

Per l’autunno del 2009 SKY aveva preparato per Mike la conduzione della rivisitazione del Rischiatutto, il nuovo “RiSKYtutto”.

Ignazio Sardo

Morto Mike Bongiorno, padre della televisione italiana

Preoccupate per il Papa, multate tre suore a 180 all’ora

suore«Patente e libretto. Correvate parecchio eh..». È quanto ha dovuto dire l’agente stradale, alquanto imbarazzato immaginando il solito pirata, dopo che al posto di blocco si è trovato invece tre suore anche piuttosto avanti con l’età, la più grande aveva 78 anni. Quando ieri pomeriggio sono state informate del ricovero del Papa in ospedale, le tre sorelle sono salite in auto e hanno imboccato l’autostrada per precipitarsi ad Aosta, mantenendo un andamento intorno ai 180 km all’ora, prima di essere fermate all’altezza di Quincinetto in provincia di Torino. Le religiose hanno cercato di giustificarsi spiegando che andavano di fretta perché volevano sincerarsi delle condizioni di salute di Benedetto XVI. Ma questa spiegazione non è servita alla “spericolata” 56enne di evitare la multa di 375 euro e la sospensione della patente. Per raggiungere l’ospedale di Aosta e completare così il viaggio verso il Santo Padre, ha lasciato quindi il volante alla consorella di 65 anni.

Ignazio Sardo

Bookmark and Share

Preoccupate per il Papa, multate tre suore a 180 all’ora